venerdì 18 marzo 2022

Ranocchie bretzel



salatini bretzel
glassa per copertura arancione (tipo candy melt)
pasta di zucchero colorata

Ho utilizzato un salatino rovesciato per il corpo e due metà del salatino per le zampe.

Ho passato i pezzi nella glassa sciolta al microonde, ho sovrapposto leggermente il corpo alle zampe ed ho lasciato solidificare, poi ho decorato con la pasta di zucchero.

Cotolette di finocchi al forno


Questa ricetta - presa da Il Cucchiaio d'Argento - è ormai diventata un classico nella mia cucina, l'ho fatta parecchie volte e ormai le dosi le faccio ad occhio.

3 finocchi
2 uova
parmigiano grattugiato
pangrattato
fettine di formaggio tipo fontina, scamorza o simili

Tagliare i finocchi - dopo averli mondati e lavati - in senso verticale a fette di circa 0,5 cm (io parto dal centro e vado a scalare finché la parte sottostante tiene unite le parti che formano la fetta).

Scottarle in acqua bollente salata per 5-10 minuti (non troppo se no si sfaldano).

Lasciar raffreddare e procedere con l'impanatura: prendere una fetta di finocchio, sovrapporre una fettina di formaggio, poi un'altra fetta di finocchio, *passare nell'uovo sbattuto, poi nel pangrattato misto a parmigiano*, ripetere da * a * per avere una panatura più tosta e croccante.

Adagiare le cotolette sulla piastra del forno ricoperta con carta forno e cuocerle a 200-220° per circa 30 minuti rigirandole a metà cottura.



 

Cacciatorini vegetariani


Una carinissima alternativa al classico salame di cioccolato!

200 g di cioccolato gianduia
150 g di cioccolato fondente
150 g di biscotti secchi
60 g di burro
latte
ouzo

zucchero a velo

Con un cucchiaio ho lavorato il burro morbido co n 30 g di zucchero a velo fino ad avere una crema morbida.

Ho aggiunto i due cioccolati sciolti al microonde e lasciati intiepidire.

Ho sbriciolato grossolanamente i biscotti, li ho bagnati con un goccio di latte e di ouzo (secondo me meglio saltare qs passaggio perché i biscotti si ammollano troppo) e li ho mescolati al composto precedente.

Ho messo il composto in frigorifero per circa un'ora, poi ho modellato i cacciatorini (ne sono venuti 14), li ho avvolti singolarmente in carta forno chiusa a caramella e messi in frigorifero a rassodare per circa 2 ore.

Trascorso il tempo, li ho passati nello zucchero a velo e legati come salami con lo spago alimentare!!!




 

lunedì 7 marzo 2022

Dolce emmenthaler


Non c'è molto da dire se non che ho trovato questo fantastico stampo in silicone e ho fatto questi dolci snack di emmenthaler semplicemente fondendo del cioccolato bianco al microonde.




 

Torta paesana con pane carasau


Far di necessità virtù è il mio motto.....quindi non avendo panini ed avendo del pane carasau in dispensa...

100 g di pane carasau
50 g di pane raffermo
1/2 l di latte senza lattosio
100 g di biscotti secchi
80 g di amaretti
80 g di zucchero
1 cucchiaino di cacao amaro
50 g di cioccolato fondente
100 g di uvetta sultanina ammollata in acqua e marsala
30 g di pinoli
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
zest di 1/2 limone bio grande

Per prima cosa ho spezzettato il pane in una ciotola e l'ho coperto con il latte caldo.

Ho lasciato in ammollo circa 15 minuti, poi ho aggiunto i biscotti e gli amaretti tritati finemente nel mixer e il cacao e - dopo aver amalgamato per bene gli ingredienti - ho fatto riposare per un'oretta.

Trascorso il tempo, ho aggiunto il cioccolato sciolto nel microonde, i pinoli, le uvette strizzate ed asciugate, lo zest, la vaniglia ed ho mescolato fino ad amalgamare tutto.

Infine ho aggiunto l'uovo e mescolato per bene.

Ho versato il composto in una pirofila imburrata ed infarinata (24 cm di diametro) ed infornato a 180° per 50-60 minuti.


 

domenica 6 marzo 2022

Linzer torte


Come per la maggior parte delle ricette che realizzo, ho preso spunto da più fonti e ci ho messo anche del mio!

250 g di farina 00
200 g di farina di nocciole
1 cucchiaino di lievito in polvere per dolci
160 g di zucchero
1 uovo medio
200 g di burro morbido
estratto di vaniglia 1 cucchiaino
1-2 cucchiaini di cannella in polvere
zest di 1/2 limone bio grande 

briciole di corn flakes
confettura di lamponi 1 vasetto

Nella planetaria munita di foglia ho lavorato il burro con lo zucchero, la vaniglia e lo zest fino ad ottenere una crema.

Ho aggiunto l'uovo e fatto amalgamare, poi ho unito gli ingredienti secchi miscelati tra loro (farine, lievito e cannella) e lavorato fino ad amalgamare bene il tutto (a differenza di quanto indicato in ricetta l'impasto non si stacca dalle pareti).

Ho messo circa 2/3 dell'impasto in un sac à poche senza beccuccio e rivestito con cerchi concentrici il fondo di una tortiera (cerchio apribile di 24 cm di diametro circa rivestita di carta forno) e livellato con una spatolina.

Ho fatto uno strato di briciole di corn flakes e ricoperto con confettura di lamponi.

Ho messo il restante impasto nella sac à poche con beccuccio di 10 mm e creato le losanghe ed il bordo della torta.

Ho infornato in forno caldo a 180° per circa 50 minuti.



 

Pinsa romana


Tempo fa ho comprato un pacco di farina per pinsa e quando ho deciso di fare la pinsa ho scoperto che andrebbe cotta sulla pietra refrattaria, così ho comprato anche quella ed ecco il risultato!

In cucina un profumo pazzesco di pizzeria.....pinsa buonissima, peccato per la mozzarella che sembrava plastica, ma non ha rovinato la bontà dell'impasto!

500 g di farina
3-4 g di lievito di birra fresco
375 g di acqua fredda
10 g di sale
10 g di olio evo

Nella planetaria munita di gancio ho messo la farina e il lievito sbriciolato, ho azionato la macchina ed aggiunto 350 g di acqua a filo fino ad avere un impasto compatto.

A questo punto ho aggiunto il sale, l'olio e la restante acqua sempre a filo continuando ad impastare.

Ho trasferito il composto in una ciotola e lasciato riposare coperto con un canovaccio per 15 minuti.

Trascorso il tempo, ho ripreso l'impasto e fatto le pieghe (alto - basso - sinistra - destra), poi l'ho ribaltato e formato una palla che ho rimesso nella ciotola oliata, coperto con pellicola e lasciato lievitare fino al raddoppio (circa 2 ore), poi l'ho trasferito in frigorifero per circa 36 ore (da 24 a 48).

Ripreso l'impasto, l'ho diviso in 4 panetti ricavandoli con il metodo della strozzatura.

In una bacinella con della semola ho unito i lembi opposti di ogni panetto e chiusi al centro con una "cucitura", poi ho ripetuto l'operazione dopo averli roteati di 180°, infine li ho pirati e formato delle palline che ho messo in una teglia, coperte con pellicola e lasciate riposare per circa 4 ore (così sono raddoppiate).

Ho steso ogni pallina con le mani aiutandomi con la semola, ho condito con pomodoro, mozzarella (si fa per dire) e origano ed ho cotto in forno seguendo le istruzioni della mia nuova pietra refrattaria.

 

lunedì 28 febbraio 2022

Pane in pentola


Sono parecchie le ricette del pane in pentola sul web e - come sempre - ho preso spunto un po' qua e un po' là.

300 g di farina 0
200 g di farina manitoba
350 g di acqua
6 g di lievito di birra fresco
8 g di sale

Ho sciolto il lievito nell'acqua a temperatura ambiente, ho aggiunto le farine e il sale e mescolato con una forchetta fino ad avere una pastella senza grumi.

Ho coperto con pellicola e lasciato riposare per 15 minuti.

Ho ripreso l'impasto e l'ho rigirato più volte con una spatola sul piano di lavoro e messo a riposare, coperto con pellicola, per 10 minuti.

Ho ripetuto questa operazione 2 volte (serve a rendere più liscio l'impasto), poi ho coperto con pellicola e messo a lievitare in frigorifero per 12 ore.

Trascorso il tempo, ho steso l'impasto con le mani sul piano di lavoro infarinato fino ad avere un rettangolo, poi ho ripiegato i lati verso il centro sovrapponendoli, in verticale e poi in orizzontale.

Ho capovolto il panetto e l'ho pirlato fino ad avere una palla liscia che ho messo in una ciotola rivestita con un canovaccio infarinato, che ho ripiegato sull'impasto.

Ho fatto riposare per 2 ore.

Trascorso questo tempo, ho messo la pentola con il coperchio in forno caldo a 250° per qualche minuto, l'ho tolta e vi ho inserito l'impasto, ho coperto di nuovo con il coperchio e infornato a 230° per 40 minuti.

Dopo 40 minuti, ho tolto il coperchio ed ho lasciato cuocere per altri 20 minuti a 200° (la prossima volta lo lascerò anche 30 minuti).




 

Spaghetti alla chitarra


Finalmente - dopo "secoli" che ho comprato la chitarra per fare gli spaghetti - ho fatto gli spaghetti alla chitarra!


300 g di semola rimacinata di grano duro
200 g di farina 0
200 g circa di acqua
un pizzico di sale

In una planetaria munita di gancio ho messo le farine, il sale ed ho azionato a bassa velocità aggiungendo l'acqua a filo.

Nella ricetta da cui ho preso spunto (presa su YouTube) la quantità d'acqua indicata era di 150 g ma l'impasto non si amalgamava, quindi ne ho aggiunta - sempre a filo - altra (si sa che dipende molto dal tipo di farina usata).

Ho aumentato la velocità fino ad avere un impasto morbido e non appiccicoso, poi ho impastato a mano per renderlo bello liscio e l'ho messo a riposare sotto ad una ciotola capovolta per circa 30 minuti.

Trascorso il tempo, ho diviso l'impasto in panetti e li ho stesi con la macchinetta fino ad avere strisce dello spessore di circa 3mm (meglio però 5 mm perché quando si vanno a formare gli spaghetti con la chitarra le strisce d'impasto vengono ulteriormente stese col matterello e si assottigliano).

Formate le sfoglie, le ho ben bene infarinate con la semola e ricavato gli spaghetti con l'attrezzo. Ho messo gli spaghetti a riposare su un vassoio cosparso di semola.


Li ho poi cotti per pochissimi minuti in acqua bollente salata e conditi con semplice sugo di pomodoro.









 

giovedì 24 febbraio 2022

Biscotti alle mele


350 g di farina 0 (in teoria 00 ma l'avevo finita)
120 g di zucchero
1 bustina di lievito per dolci in polvere
80 ml di olio di semi di girasole
2 uova
2 mele golden non troppo grandi, sbucciate e tagliate a dadini
la scorza di un limone grattugiata
1 pizzico di sale
1 cucchiaio di cannella in polvere

zucchero a velo

Nella planetaria munita di fruste ho messo le uova, lo zucchero e la cannella ed ho azionato ad alta velocità fino ad avere un composto soffice e spumoso.

Ho aggiunto l'olio a filo e la scorza di limone.

Ho tolto la ciotola dalla macchina ed ho aggiunto la farina setacciata con il lievito mescolando con una spatola (marisa-leccapentole). Infine ho aggiunto il sale e, per ultime, le mele, mescolando per amalgamare il tutto.

Ho distribuito, con l'aiuto di un cucchiaio, il composto sulla leccarda del forno (ne servono 2) ricoperta con carta forno, distanziando i biscotti per non farli attaccare tra loro.

Ho infornato nel forno caldo a 180° per circa 30 minuti.

Una volta sfornati, li ho lasciati raffreddare e cosparsi di zucchero a velo.


 

Cipolline in agrodolce


Per le dosi di questa ricetta sono andata un po' ad occhio, utilizzando

350 g di cipolline borettane già pulite (solo da lavare)
35 ml di aceto balsamico
15 g di olio evo 20 g di zucchero

In un pentolino ho scaldato l'olio ed aggiunto lo zucchero mescolando.
Dopo qualche minuto ho aggiunto l'aceto, ho fatto sfumare e poi ho aggiunto le cipolline.
Ho lasciato cuocere  per circa 30-40 minuti, coprendo con il coperchio per i primi minuti di cottura, poi comunque ci si regola ad occhio.
Ho servito le cipolline fredde (anche perché le ho preparate con largo anticipo).

 

martedì 15 febbraio 2022

Bignè di carnevale

 


Li ho chiamati bignè di carnevale perchè in origine dovevano essere bignè al cioccolato, di fatto son venuti male e ho fatto di necessità virtù trasformandoli in dolci di carnevale.

per la pasta choux
70 ml di acqua
80 ml di latte senza lattosio
80 g di farina 00
60 g di burro senza lattosio
125 g di uova
1 pizzico di zucchero
1 pizzico di sale

per la crema pasticcera
50 g di cioccolato fondente (tritato al coltello)
250 g di latte senza lattosio
estratto di vaniglia
37 g di tuorli
70 g di zucchero
23 g di maizena
1 pizzico di sale

per la decorazione
coriandoli di zucchero

Preparazione della pasta choux: in una pentola ho versato acqua, sale, burro e portato a bollore; ho tolto dal fuoco, incorporato la farina tutta in una volta e mescolato fino ad avere un impasto omogeneo, ho rimesso sul fuoco e mescolato finchè l'impasto si è staccato dalle pareti e sul fondo della pentola ha cominciato a formarsi una patina.

Ho tolto dal fuoco e lasciato raffreddare.

A questo punto ho messo l'impasto nella planetaria munita di foglia ed ho aggiunto le uova un poco alla volta (bisogna sempre attendere che l'uovo precedente sia stato ben assorbito prima di aggiungerne dell'altro).

Ho messo l'impasto in una sac à poche e formato dei mucchietti sulla leccarda del forno ricoperta con carta forno. Con la punta del dito bagnata ho eliminato le punte di impasto formatesi al distacco della sac à poche.

E fin qui ....

Faccio un passo indietro....Ogni volta che intendo realizzare un piatto (che sia dolce o salato) faccio parecchie ricerche e confronto diverse ricette per cercare di capire quale sia il "percorso" migliore da seguire. Nel caso della pasta choux ho trovato varie discrepanze sia per quanto riguarda le dosi sia e soprattutto per quanto riguarda la cottura.

Onestamente la pasta credo sia venuta bene, ma qualcosa nella cottura non ha funzionato (per cui evito di indicare qui come ho cotto i bignè) dal momento che ogni volta che spegnevo il forno si afflosciava tutto in men che non si dica.

In ogni caso ci riproverò e per questa volta ho ovviato tagliando quelli che dovevano essere bignè in due parti e farcendoli con la crema pasticcera....l'impasto anche se non gonfio era buono ma non si riusciva a riempire perchè troppo piatto, per cui ho dato un taglio netto!

Preparazione della crema pasticcera: ho scaldare il latte con la vaniglia. In un pentolino ho messo lo zucchero e i tuorli e lavorato con una frusta, ho aggiunto la maizena e il sale. Ho versato poco latte e stemperato, poi ho aggiunto il latte restante, ho portato sul fuoco e mescolato fino ad addensamento.
Ho trasferito in una ciotola, ho aggiunto il cioccolato e amalgamato bene, ho coperto con pellicola a contatto e fatto raffreddare.

Fase finale - assemblamento: ho tagliato, come dicevo, i bignè in due parti in senso orizzontale, li ho farciti con la crema pasticcera al cioccolato usando una siringa con beccuccio a stella, li ho decorati con ganache al cioccolato e coriandolini di zucchero.





Stick di melanzana al forno


Per questi snack ho preso spunto da Il Cucchiaio d'argento, per le dosi sono andata ad occhio.

melanzane
albumi
pangrattato
parmigiano grattugiato
sale - pepe
olio evo

Ho tagliato la melanzana a bastoncini, li ho passati nell'albume e poi nel pangrattato.

Li ho stesi sulla leccarda del forno ricoperta con carta forno (cercando di non sovrapporli), li ho cosparsi con del parmigiano, ho salato, pepato ed irrorato con un filo d'olio evo.

Li ho infornati a 180° per circa 30 minuti (dipende sempre dal forno) rigirandoli a metà cottura.


 

Tortina di ricotta al limone


Dopo aver fatto i cappellacci, non ho avanzato solo il ripieno ma anche un pochino di ricotta, così ho deciso di fare una torta mignon.

100 g di ricotta
10 g di fecola di patate
15 g di zucchero
1 uovo
25 g di yogurt bianco magro
zest 
estratto di vaniglia
zucchero a velo

In una ciotola ho montato con le fruste elettriche il tuorlo con lo zucchero e lo zest fino ad avere un composto soffice e spumoso, a cui ho aggiunto un cucchiaino circa di estratto di vaniglia, lo yogurt, la ricotta e la fecola.

A parte ho montato l'albume e  l'ho incorporato con movimenti da basso verso l'alto per non smontare il composto.

Ho foderato con carta forno il fondo di uno stampo a cerniera di 10-12 cm di diametro e ho unto e infarinato i bordi, ho versato il composto ed infornato a 170-180° per circa 40 minuti.

Ho lasciato raffreddare in forno, poi l'ho tolta dallo stampo e decorata con zucchero a velo e il picciolo del limone biologico da cui avevo ricavato lo zest.

 

Cappellacci al forno con patate e ricotta

 


Ho fatto questi cappellacci (nella ricetta da cui ho preso spunto turteln) per utilizzare la farina di segale.
L'impasto è fatto di farina di segale e farina semi integrale che io ho sostituito con farina integrale (avevo quella in casa ed era piuttosto fine e priva di scorie).
Devo dire che l'impasto è risultato molto buono ma di difficile lavorazione, forse avrei dovuto aggiungere più acqua (la cui quantità dipende sempre dal tipo di farine utilizzate).

per la pasta
125 g di farina di segale
125 g di farina integrale
100 g di acqua tiepida
1 cucchiaio di tahina
olio evo
sale

per il ripieno
2 patate piccole (circa 200 g)
150 g di ricotta
mezza cipolla dorata
salvia
olio evo
sale (che ho dimenticato)

per la panatura
semola
pangrattato


Nella planetaria munita di gancio ho messo tutti gli ingredienti (tranne l'acqua) ed ho azionato a bassa velocità aggiungendo l'acqua a filo, poi ho lavorato l'impasto un po' a mano per compattarlo bene perchè risultava appunto un po' sbriciolato, ma non volevo aggiungere ancora acqua per paura che fosse troppa.

Ho fatto un panetto che ho messo a riposare sotto ad una ciotola capovolta per circa 1 ora.

Nel frattempo ho fatto bollire le patate, le ho passate allo schiacciapatate ed amalgamate alla ricotta. Ho poi aggiunto la cipolla - sminuzzata e appassita in padella con olio evo e un cucchiaio d'acqua - e qualche foglia di salvia tritata al coltello.

A questo punto avrei dovuto salare ma me ne sono dimenticata....:-)

Trascorso il tempo di riposo, sempre con l'aiuto della planetaria ho steso la pasta partendo dal livello 8 fino al livello 1.

Dalle sfoglie di pasta ho ritagliato dei dischi di circa 7 cm di diametro su cui ho adagiato il ripieno e richiuso con altrettanti dischi.

Nota: per chiudere i cappellacci ho dovuto inumidire l'intero disco di pasta (e non solo i bordi) perchè la pasta essendo molto sottile si era seccata, probabilmente avrei dovuto coprire le sfoglie con un canovaccio inumidito.

Terminati i cappellacci, li ho spennellati con olio evo e passati in un mix di semola e pangrattato, li ho disposti sulla leccarda del forno ricoperta con carta forno e infornati in forno caldo a 180° per circa 10-15 minuti fino a doratura.

Come prevedevo il ripieno si è rivelato abbondante, quindi l'ho utilizzato per un tortino dell'ultimo minuto.

Ho unto con olio evo una pirofilina e l'ho cosparsa di pangrattato (ho utilizzato una fetta di pane al sesamo raffermo), ho versato il ripieno avanzato, ho cosparso sempre di pangrattato al sesamo, irrorato d'olio ed infornato a 200° per circa 20 minuti.

Prima di sfornare ho passato il tortino sotto il grill per una doratura più accentuata.




lunedì 7 febbraio 2022

Graffe al forno


Ed ecco la chicca di questo fine settimana...graffe al forno come se fossero fritte!

Non ricordo chi ha postato la ricetta su instagram ma ho avuto subito la curiosità di provarla. Ero molto scettica nonostante fosse garantita la sofficità, pensavo "sì sì la solita bufala, al forno come fritte" e invece così è.....fenomenali!!!

125 g di farina 00
125 g di farina manitoba
50 g di ricotta
1 uovo
25 g di zucchero semolato + quello per la decorazione
1 pizzico di sale 
40 g di latte senza lattosio
40 g di acqua
6 g di lievito di birra fresco
zest di 1 limone e di 1 arancia
20 g di olio di semi di girasole + quello per spennellare

Ho messo nella ciotola della planetaria munita di gancio le farine, la ricotta, l'uovo, lo zucchero, il sale, l'acqua e il lievito sciolto nel latte tiepido.

Ho azionato la macchina a bassa velocità, nel frattempo ho messo le bucce degli agrumi grattugiate a macerare con un cucchiaino di zucchero e le ho poi aggiunte all'impasto.

Una volta amalgamato il tutto (circa 10 minuti) ho aggiunto l'olio a filo fino a completo assorbimento.

Ho tolto il panetto dalla planetaria, leggermente appiccicoso per cui ho unto le mani con dell'olio e ho formato un panetto che ho messo in una ciotola, coperto con pellicola e messo nel forno spento con la luce accesa per circa 3 ore (in teoria dovrebbe triplicare di volume).

Trascorso questo tempo ho preso il panetto e l'ho suddiviso in 16 parti (secondo la ricetta 8 ma preferisco i dolcetti mignon), ho formato dei serpentelli, ho accavallato le estremità e li ho messi sulla leccarda del forno - coperti con pellicola e canovaccio - e riposti in forno spento con la luce accesa a lievitare per un'altra ora circa.

A questo punto avrei dovuto spennellarli con del latte ma mi son dimenticata, quindi li ho infornati a 175° per 20 minuti e li ho passati brevemente sotto il grill.

Ancora caldi li ho spennellati con dell'olio e passati nello zucchero semolato.

 

Zucchine al forno


Come molte ricette che replico, anche questa l'ho presa da Il Cucchiaio d'argento e anche stavolta ho fatto alcune modifiche.

2 zucchine medio-grandi
3 cucchiai di farina 
2 uova + 1 albume
50 g di parmigiano grattugiato
pangrattato
olio evo
sale - pepe - curcuma

Per prima cosa ho tagliato le zucchine a rondelle di circa mezzo centimetro, dopo averle lavate ed asciugate.

In una ciotola ho sbattuto le uova e in un piatto ho miscelato del pangrattato con il parmigiano, ho regolato di sale e pepe e aggiunto della curcuma.

A questo punto ho passato le rondelle nella farina, poi nelle uova ed infine nel mix di pangrattato e le ho adagiate man mano ina una pirofila leggermente unta.

Ho irrorato con olio e infornato in forno caldo a 220° per circa 20 minuti.



 

Polpette di stracchino al forno


Ho preso la ricetta da Il Cucchiaio d'argento, modificandone leggermente le dosi per necessità, motivo per cui, credo, si sono leggermente appiattite somigliando più a un danubio.....l'altro motivo è che le ho messe su una teglia da forno troppo piccola (per cui troppo vicine) perchè mi serviva spazio in forno per le zucchine sullo stesso ripiano.....comunque il risultato è stato ottimo lo stesso, buonissime!

90 g di farina 0
15 g di lievito istantaneo per torte salate
165 g di stracchino
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
1 uovo + un po' di albume
sale - pepe
olio evo
pangrattato

In una ciotola ho lavorato lo stracchino con una forchetta, ho aggiunto la farina setacciata con il lievito, le uova, il sale, il pepe e il parmigiano.

Ho amalgamato il tutto e formato delle palline che ho passato nel pangrattato.

Le ho messe in una teglia ricoperta con carta forno, irrorate con un filo d'olio ed infornate in forno caldo a 200° per circa 30 minuti fino a doratura.
 

Croccantella di patate e cipolle

 


Ho preso questa ricetta da Giallozafferano e se devo essere sincera mentre la preparavo non mi sembrava potesse essere molto buona.....mangiabile appena sfornata (da non riscaldare assolutamente) ma niente di che, di sicuro non la rifarò.

230 g di patate rosse (2 patate non molto grandi)
70 g di cipolle dorate (1/2 cipolla di medie dimensioni)
220 g di farina 00
290 g di acqua
2 cucchiaini rasi di sale fino
pepe
olio evo
farina di mais (io ho usato quella per polenta taragna, cioè gialla e nera)

Per prima cosa ho pelato le patate, le ho tagliate molto fini con la mandolina e le ho messe a bagno in acqua. Ho tagliato la cipolla a fettine sottili e l'ho unita alle patate. dopo qualche minuto o scolato e centrifugato il tutto.

Nel frattempo ho versato in una ciotola l'acqua e la farina e mescolato con una frusta fino ad avere una pastella liscia a cui ho aggiunto il sale, il pepe e le verdure.

Ho amalgamato il tutto e versato in uno stampo per crostate da 30 cm di diametro precedentemente oliato e infarinato prima con farina 00, poi con farina di mais.

Dopo aver livellato con il dorso di un cucchiaio, ho cosparso la superficie con farina di mais e condito con olio e pepe.

Ho infornato in forno caldo a 200° per circa un'ora.





martedì 1 febbraio 2022

Baci di dama ovis mollis (di riso)


Avevo deciso di fare dei biscotti veloci e poco impegnativi e, sfogliando alcune ricette, ho trovato quella dei biscotti ovis mollis di riso.
Mentre impastavo continuavo a pensare a quale forma dare ai biscotti e mi è venuto in mente che avevo della ganache al cioccolato avanzata dalla torta di semolino, così ho pensato di fare i baci di dama (non gli originali ovviamente).

250 g di farina di riso + 150 g di farina 00
150 g di zucchero
1 pizzico di sale
150 g di burro senza lattosio
1 uovo
2 tuorli sodi
ouzo

In una ciotola ho setacciato le farine, ho unito lo zucchero e il sale e amalgamato gli ingredienti.
Ho aggiunto il burro e lavorato con le dita come si fa per una normale frolla, ho unito l'uovo e i tuorli passati al setaccio, infine un po' di liquore ed ho impastato fino ad avere un composto omogeneo che ho avvolto in pellicola e messo a riposare in frigorifero per un'oretta.
Trascorso questo tempo, ho preso l'impasto e formato delle palline che ho adagiato - schiacciandole leggermente - sulla leccarda del forno ricoperta con carta forno.
Ho infornato a 180° per circa 20 minuti.
Ho fatto raffreddare ed accoppiato i biscotti con la ganache.








 

Mafalde pasticciate al forno

 


Questo è stato il fine settimana delle mafalde :-)
Ovviamente si tratta di una ricetta svuotafrigo, fatta così all'ultimo momento per ospiti improvvisi!

300 g di pasta formato mafalde
1 zucchina grossa
1 cipolla rossa lunga
passata di pomodoro
scamorza affumicata
parmigiano grattugiato
olio evo
sale e pepe

per la besciamella
15 g di olio evo
20 g di farina 00
300 ml di latte senza lattosio

Per prima cosa ho fatto cuocere la passata per circa 30-40 minuti ed ho aggiunto verso fine cottura un filo di olio evo.
In una padella ho fatto saltare con un filo di olio evo le zucchine tagliate a mezze rondelle con la cipolla tagliata a spicchi senza farle cuocere eccessivamente, ho salato e pepato.
Nel frattempo ho tagliato un pezzetto di scamorza affumicata a dadini piccoli.
Ho preparato la besciamella: ho scaldato l'olio, aggiunto la farina, il latte ed ho fatto cuocere per qualche minuto, ho salato e pepato.
Ho fatto cuocere la pasta in acqua salata bollente poco meno del tempo di cottura indicato sulla confezione.
Assemblaggio: ho spennellato il fondo di una teglia (ho usato la classica rettangolare per lasagne) con olio evo e besciamella, ho gettato la pasta, il sugo di pomodoro, le verdure, la besciamella, la scamorza ed il parmigiano. Ho amalgamato tutto ed infornato a 200° per 20-30 minuti.
Infine ho passato per qualche minuto sotto il grill.

Le mafalde siciliane

 


Per la realizzazione delle mafalde ho preso spunto da più ricette trovate sul web, che ho elaborato e modificato, per cui posterò solo la mia versione.


250 g di farina di semola di grano duro
250 g di farina 0
10 g di lievito di birra fresco
5 g di malto in polvere
1 cucchiaino di zucchero
375 ml circa di acqua (dipende dalla farina, ne ho dovuta aggiungere un po’)
50 ml di olio extravergine d’oliva
10 g di sale
semi di sesamo q.b.

 

Nella ciotola della planetaria, su cui ho montato il gancio, ho messo le farine setacciate con il malto, ho unito il lievito e lo zucchero e, dopo aver azionato la macchina a velocità medio-bassa, ho aggiunto a filo l’acqua a temperatura ambiente.

Una volta compattato l’impasto, ho unito il sale sciolto in pochissima acqua e continuato ad impastare fino ad avere un impasto morbido, elastico e ben amalgamato a cui ho unito l’olio, sempre a filo, fino a completo assorbimento (a questo punto ho dovuto aggiungere farina perché l’impasto risultava un po’ molliccio).

Ho leggermente steso l’impasto e piegato in 3 sia in senso orizzontale che verticale, poi ho formato un panetto che ho messo in una ciotola coperta con pellicola e lasciato lievitare in forno spento per circa 2 ore (3 anche meglio).

Trascorso questo tempo, ho diviso l’impasto in 8 pezzi che ho leggermente steso per formare dei rotolini che ho messo a riposare per 10 minuti coperti con pellicola e canovaccio.

Trascorsi i 10 minuti, ho dato forma alle mafalde formando con i rotolini dei cilindri che ho poi modellato ad hoc.

A questo punto ho spennellato le mafalde con un po’ d’acqua e le ho cosparse di semi di sesamo, poi le ho coperte con un canovaccio e messe in forno spento a lievitare ancora per un’ora.

Fase finale: ho messo le mafalde in forno caldo a 200° per circa 40 minuti (dipende molto dal forno….ci si deve autoregolare!).

Per farle diventare belle dorate (siccome non è bastata la presenza del malto…sigh) le ho passate qualche minuto sotto il grill.


lunedì 24 gennaio 2022

Torta di semolino con ganache al cioccolato


Ho copiato, o come si usa dire, replicato la ricetta di GialloZafferano, modificando qua è là in base agli ingredienti che avevo a disposizione.

Questa torta mi ha lasciato una grande perplessità: la pasta frolla....faccio pasta frolla da una vita ed è la prima volta che mi capita una frolla così molliccia e impossibile da stendere, ma la cosa peggiore è che non sono riuscita a capirne il motivo, che credo sia legato alle uova.
La ricetta originale prevedeva 3 tuorli (o meglio 42 g di tuorli che secondo me sono 2 tuorli) e, nel dubbio, ho messo 1 tuorlo ed un uovo intero (perchè l'albume la rende leggermente elastica e più facile da lavorare).
Beh uno sfacelo! Non dal punto di vista del gusto per fortuna, anche se ho mangiato di meglio (dovendo aggiungere farina per lavorarla un minimo, è risultata un po' poco friabile).

per la frolla
125 g di farina 00
80 g di zucchero fine
75 g di burro senza lattosio
1 uovo + 1 tuorlo
scorza di limone
1 pizzico di sale fino

per la crema di semolino
125 g di semolino
500 ml di latte senza lattosio
200 g di formaggio spalmabile
80 g di zucchero a velo
cannella in polvere

per la ganache al cioccolato
200 g di cioccolato fondente
200 ml di panna fresca


Prepariamo la frolla: in un robot da cucina ho messo la farina, lo zucchero, il burro, il sale e la scorza grattugiata di mezzo limone bio ed ho azionato fino ad avere un composto sabbioso, ho aggiunto le uova ed azionato ancora fino ad avere un panetto compatto (più o meno in questo caso) che ho avvolto in pellicola e messo in frigorifero per un'ora abbondante.

Nel frattempo ho preparato la crema al semolino: ho scaldato il latte senza farlo bollire, ho aggiunto il semolino e mescolato energicamente per evitare la formazione di grumi. Qunado il semolino ha cominciato a staccarsi dalle pareti, ho spento il fuoco ed aggiunto il formaggio, lo zucchero a velo e la cannella (a piacere). Ho lasciato raffreddare.

In uno stampo di circa 23 cm di diametro oliato con olio per teglie ho steso (con le mani) la pasta frolla (tutti i tentativi col mattarello sono falliti!), ho versato la crema di semolino che ho livellato col dorso di un cucchiaio bagnato ed ho infornato a 180° per 45 minuti.

Ho sfornato la torta e l'ho lasciata raffreddare.

Il giorno successivo ho spezzettato il cioccolato con il coltello e l'ho immerso nella panna calda (non bollente) mescolando fino ad avere un composto molto fluido che ho versato sulla torta.

Ho lasciato solidificare la ganache e voilà......la torta comunque è piaciuta! .... anche a me :-)




 

Gnocchi di grano saraceno


Per gli gnocchi ho seguito la ricetta degli gnocchi alla bava di La cucina di Sonia, ma ho optato per un condimento più light.

100 g di farina di grano saraceno
170 g di farina 00
330 g di acqua
25 g di olio evo
5 g di sale grosso

Ho messo l'acqua, l'olio e il sale in una pentola e portato a bollore.

Ho tolto dal fuoco e aggiunto le farine mescolando vigorosamente, ho rimesso sul fuoco e rimescolato per circa un minuto, poi ho rovesciato l'impasto su un piano leggermente infarinato ed impastato fino ad avere un panetto liscio.

A questo punto - come per gli gnocchi tradizionali - ho formato dei filoncini da cui ho ricavato dei tronchettini che ho passato sul rigagnocchi.

Ho messo gli gnocchi su due vassoi leggermente infarinati, un vassoio l'ho messo in freezer e - una volta congelati - ho trasferito gli gnocchi in un sacchetto per alimenti (che occupa decisamente meno spazio in freezer!

Ho cotto gli altri gnocchi in acqua bollente salata (togliendoli dal fuoco appena venuti a galla) e li ho conditi con salvia e affettato vegetariano abbrustoliti in olio evo e parmigiano grattugiato.